I Candelieri Sassari Sardegna
Sassari 14 Agosto “La Faradda di Li Candareri” - La Discesa dei Candelieri
“La Faradda di Li Candareri” è una processione che si svolge per le maggiori vie del centro storico di Sassari, il 14 Agosto di ogni anno. Al ritmo incalzante dei tamburi, grandi colonne di legno simili a ceri o candelieri - Li Candareri - vengono trasportati in spalla dai rappresentanti degli antichi Gremi cittadini vestiti con i loro costumi tradizionali. Questa festa popolare, la vera festa dei sassaresi, è definita anche la “Festha Manna” ossia la Festa Grande e richiama turisti e visitatori da ogni parte della Sardegna, d'Italia e d'Europa.
Questa festa ha origini antichissime, risale infatti al periodo della dominazione pisana. Nella cittadina toscana infatti il 14 agosto si festeggiava la festa dell'Assunta, festa che si radicò a tal punto nella provincia sassarese, tanto da diventarne una vera e propria tradizione che si ripete ancora oggi.
Con la discesa dei candelieri, i sassaresi sciolgono il voto fatto alla Madonna di Mezz'Agosto, la Madonna Assunta, nel lontano 1582, affinché li liberasse dall'epidemia di peste che li aveva duramente colpiti.
Il mattino del 14 Agosto il Candeliere di ogni Gremio viene condotto dalla propria cappella all’appartamento dell'Obriere di Candeliere dove viene ornato per la festa con nastri multicolori o con i “ferri del mestiere” del rispettivo Gremio.
Intorno alle 16.00 vengono poi condotti a Piazza Castello, dove in passato sorgeva il castello aragonese e da questo punto, intorno alle 18.30, si ripete il rito de La Faradda.
I Candelieri sfilano lungo il Corso Vittorio Emanuele seguendo un preciso ordine che ha subito molte variazioni nel corso dei secoli. Parte per primo il Gremio meno prestigioso e per ultimo quello con maggiore prestigio, si muovono dunque i Fabbri, Frairaggi (inserito nella processione soltanto nel 2007, portando a dieci i ceri della manifestazione) quindi i Piccapietre, Piccapiddreri, seguiti dai Viandanti Viaggianti, Contadini, Zappadori Falegnami Masthri d'ascia, Ortolani Orthurani, Calzolai Cazzuraggii, Muratori Frabbiggamuri, Sarti Trapperi e infine i Massai.
Durante tutto il percorso i portatori compiono le loro evoluzioni facendo "danzare" il Candeliere al ritmo dei tamburi e del piffero.
Una tappa d’obbligo a metà del percorso è il Palazzo Civico, sede dell’antico Municipio - "La Ziddài". Qui i Gremi salutano il Sindaco e le altre autorità facendo danzare il Candeliere. Quando il Candeliere dei massai passa davanti al Palazzo i Massai entrano nell'edificio per il tradizionale rito dell'Intregu, ossia lo scambio della loro bandiera con il gonfalone comunale facendo il brindisi - A zent'anni! - ossia l' augurio di vivere fino a cento anni. A questo punto invitano il sindaco a unirsi al corteo.
Questo è un momento particolare, infatti l'uscita del sindaco dal Palazzo Comunale viene accolta da applausi o fischi in base al giudizio della popolazione sul suo operato
L'arrivo del corteo presso la chiesa di Santa Maria di Betlem avviene in tarda serata. L'ingresso in chiesa, per sciogliere il voto, è opposto rispetto a quello della partenza e dell'intera sfilata.
Alla fine della messa, il Gremio dei Massai accompagna in modo solenne, il sindaco a Palazzo Ducale, attuale sede del Municipio. Qui si conclude la cerimonia che di fatto nomina il nuovo Obriere
Per saperne un po' di più...
Nel corso del tempo alcuni gremi si sono sciolti, come quello dei Mercanti, oppure sono scomparsi a causa della diminuita importanza economica con la conseguenza del minor prestigio sociale. Il Candeliere dei Carrettieri venne pignorato a causa di un debito non saldato. Mentre invece andarono a far parte della ristretta cerchia dei Gremi, nuove corporazioni: nel 1937 fu la volta dei Contadini, seguirono poi i Viandanti nel 1941 e poi i Piccapietre nel 1955. In tempi più recenti, i Fabbri, nel 2007.
L'Intergremio, nato nel 1979 è un associazione che si impegna a tutelare e conservare questa magnifica tradizione
Durante le tue vacanze in Sardegna ad agosto non perdere l'occasione di assistere a questa splendida festa ricca di folklore e di tradizione.