Carretto siciliano Sicilia
Il carretto siciliano, è uno dei simboli della Sicilia.
La sua origine risale alla seconda metà dell'800 a opera di diversi artigiani: il carradore, che costruisce il carretto, l’intagliatore che ne intaglia gli ornamenti, il tornitore, il fabbro, che forgia le parti metalliche, “u’ usciularu” e infine il pittore che dipinge il carretto con colori accesi come il giallo, il rosso, il verde, l’arancione, l’oro e l’argento. Generalmente le fiancate e il portello posteriore del carretto sono ricche di decorazioni.
Le diverse parti del carretto venivano ricavate da diversi tipi di legno come il noce per il mozzo delle ruote e le sponde, il faggio, il frassino e l’abete.
Il carretto è trainato in genere da un mulo, un asino o un cavallo ornato con bellissime piume, pennacchi, campanacci argentati e orpelli dorati, stoffe coloratissime, frange rosse.
I carretti sono riducibili fondamentalmente a quattro tipi che I diversi tipi distinguibili tra loro per alcuni piccoli particolari. Per esempio il tipo Trapanese ha ruote più grandi rispetto agli altri tipi mentre il tipo Catanese ha in genere dimensioni più piccole. Rimangono poi, non ancora menzionati, il tipo Palermitano e quello di Castelvetrano. Un'altra variante distintiva, riguarda il tema delle immagini dipinte: nel Palermitano e nel Catanese venivano rappresentati soprattutto i Paladini, a Trapani e dintorni invece venivano preferiti immagini sacre. Inoltre, in quasi tutti i carri sul portello posteriore avevano dipinto l'immagine di un cane con un osso in bocca e la scritta " crepi l'invidia". Altri affreschi rappresentavano scene tratte dalla storia, dalla cronaca, alla mitologia, paesaggi e simboli della Sicilia.
Oggi i carretti siciliani si possono ammirare soltanto nei musei oppure nelle sfilate, nelle feste del paese o nei negozi che vendono souvenir, ma raramente se ne vede uno completamente artigianale perché ormai i maestri artigiani sono rimasti veramente pochi.
Un bellissimo souvenir come ricordo delle tue Vacanze in Sicilia.